Bertiato-Cursi

Domande al RM: Renato Cursi

Renato Cursi (IT)

Cursi_16-01-14

Testimonianza e domanda

Renato Cursi

Caro don Pascual,
quella che voglio condividere con te è una riflessione sulla mia vita di cristiano, giovane Salesiano Cooperatore, animatore del Movimento Giovanile Salesiano nell’oratorio Borgo Ragazzi don Bosco di Roma e nel coordinamento nazionale italiano del Movimento.

Gesù e don Bosco sono stati, con le rispettive proporzioni, due fari della mia vita sin dall’infanzia, per merito loro ed anche della bella famiglia in cui sono nato e cresciuto. Ricordo ancora l’entusiasmo con cui da piccolo leggevo la storia illustrata di Giovannino Bosco e Domenico Savio.

In questi 25 anni di “già e non ancora” mi sono sentito accompagnato in un intenso cammino di gioia e difficile ma continua ascesi, verso l’alto monte di Dio ma anche verso i fratelli e le profondità del cuore. Da 10 anni a questa parte, soprattutto, la Spiritualità Salesiana ha rappresentato il paradigma cui ho potuto riferire questo percorso di grazia.

Tre doni soprattutto riconosco di aver ricevuto da questa Spiritualità: la centralità dei Sacramenti, l’importanza dell’oggi, del quotidiano, per la vita dell’anima e la proposta della santità giovanile.

Sento che tutti questi elementi mi hanno donato un cuore nuovo ed occhi nuovi.
Oggi, nell’ascoltare ed osservare i giovani che il Signore mi fa incontrare nell’oratorio e nel Movimento Giovanile Salesiano, questo cuore nuovo e questi occhi nuovi sembrano dirmi che c’è un rinnovato bisogno di ricevere la proposta di scelte forti, radicali per la nostra vita di cristiani e salesiani, che facciano del quotidiano non uno spazio di mediocre routine, ma un tempo di santificazione.

La maggior gloria di Dio e la salvezza delle anime. Nulla di più deve trovare spazio negli obiettivi della nostra vita cristiana e salesiana. Ma quello che voglio chiederti, don Pascual, è quali possono essere le scelte radicali e forti da proporre e prima ancora testimoniare a giovani tiepidi o indifferenti per convincerli della centralità di questi obiettivi?

La radicalità della povertà? Della missionarietà senza risparmio? Quali altre declinazioni della radicalità del Vangelo?